Una gita a Bosa: tre itinerari in uno

Una gita a Bosa: tre itinerari in uno

Tra i percorsi che più spesso suggerisco, uno è quello che percorre la strada che passando per S'Archittu e Santa Caterina prosegue poi per Bosa e lungo la costa fino ad Alghero. Tra le prime due tappe si trovano anche le rovine dell'insediamento di Cornus, mentre alla fine del paese di  Santa Caterina è assolutamente da vedere la scogliera di Su Riu. Si prosegue poi verso Cuglieri con la sua basilica che si staglia in lontananza, e infine attraverso Magomadas si arriva a Bosa Marina, distante dal centro di Bosa appena 2 km. Sulla strada del rientro invece si può percorrere la statale 131, più comoda e scorrevole, passando da Macomer in direzione Oristano.

Itinerario

L'obiettivo principale era quello di visitare la città di Bosa: collocata a circa 50 km dall'agriturismo S'Omu, richiede un tempo di circa 1 ora di automobile, ma ha il vantaggio di essere raggiungibile attraverso due percorsi (uno che passa da Macomer e uno che costeggia il litorale) entrambi ricchi di punti di interesse che possono essere scelti a seconda delle proprie preferenze (natura, cultura, archeologia). 

Cosa fare e vedere lungo il percorso

Se dovessi scegliere di fare un percorso storico culturale sceglierei la primavera o l'autunno e il mio viaggio si concentrerebbe sul castello di Bosa, sulle chiesette nell'intorno, sui murales di Tinnura, sul complesso di Tamuli e sulla necropoli di Filigosa a Macomer, su Nuraghe Losa ad Abbasanta e sul Pozzo Sacro di Santa Cristina a Paulilatino.

Se il mio viaggio fosse all'insegna dell'ambiente naturale escluderei l'estate piena e affollata e l'inverno e mi dedicherei al pezzo di costa tra S'archittu e Su Riu, ai percorsi lungo le falesie, alle calette poco più a Nord di Bosa, al parco di San Leonardo, alle cascate de Sos Molinos tra Santulussurgiu e Bonarcado.

Se fossi appassionata di birre artigianali sceglierei la primavera per il Bosa Beer Fest.

Se fossi appassionata di vino potrei anche scegliere novembre per finire la giornata alla rassegna dei vini novelli di Milis.

Ma un viaggio può anche variare in itinere... così questo è il riassunto del viaggio che ho provato per voi.

E' una mattinata di fine agosto e ci dirigiamo verso nord sulla statale 292 che attraversa Riola Sardo e prosegue verso S'Archittu. Il primo tratto pianeggiante mostra paesaggi agricoli, ampi campi coltivati e qualche edificio adibito ad agriturismo o a ristorazione rurale. Ad un certo punto però, all'altezza dei campeggi e della pineta di Is Arenas, la strada si trasforma, appaiono in lontanza le coste rocciose di Torre del Pozzo (da visitare in inverno per lo spettacolo della risalità dell'acqua marina attraverso una fenditra della roccia) e una vista spettacolare su S'Archittu (l'arco roccioso che caratterizza la spiaggia più piccola).

Non abbiamo fatto tappa ma abbiamo proseguito verso Santa Caterina di Pittinuri,solo 2,5 km più avanti e facciamo solo una breve sosta a Su Riu.Verso la fine del centro abitato di Santa Caterina, sulla sinistra, un distributore di benzina si vede giusto in tempo per individuare una stradina che lo precede, sempre sulla sinistra, che porta ad uno spiazzo sterrato dove parcheggiare. Guardando il mare sulla sinistra si può vedere una delle numerose torri della costa ovest (che da nord a sud sono in continuità visiva) e a destra un sentiero sterrato, si percorre mentre si stagliano sul blu del mare una serie di lingue di roccia bianca. La lingua di roccia, utilizzata come spiaggia, di Su Riu è raggiungibile, con attenzione e scarpe adatte scendendo lungo la scogliera. Il nome è dovuto probabilmente all'acqua piovana che si incanala tra le rocce, formando un fiume appunto, nel periodo invernale. L'acqua è limpidissima e sembra per questo poco profonda. Se non amiamo i tuffi possiamo immergerci utilizzando le rocce affioranti come scalini e nuotare fin dentro la grotta.

Riprendendo la strada proseguiamo verso Bosa: da Santa Caterina sono circa 30 minuti ma si può fare tappa a Cuglieri e a Tinnura.

Cuglieri, tra l'altro è il posto ideale per decidere come vogliamo impostare questo itinerario. Da qui si può scegliere un percorso tutto natura che va verso il Parco di San Leonardo de Siete Fuentes (se vi piace l'escursionismo, a metà strada seguendo le indicazioni per Cappella La Madonnina vi troverete in mezzo al bosco), prosegue per Santu Lussurgiu e Bonarcado passando per le Cascate di Sos Molinos e infine fa tappa nel centro storico di Milis. In particolare vi consiglio questo itineraio a novembre quando il paese di Milis ospita la rassegna dei vini novelli.

Nel mio caso abbiamo seguito invece con la strada che dall'interno torna a costeggiare il litorale e la spiaggia ampia di Bosa Marina: solo una sosta per i panini e ci dirigiamo lungo la provinciale 49, verso la cala di Su Cumpultittu. Parcheggiamo lungo la strada in corrispondenza del secondo parcheggio che troviamo e con poco peso (e anche in questo caso con scarpe comode) cominciamo a discendere il sentiero e gli scalini di pietra in mezzo alla vegetazione che ci portano alla cala.

Nel pomeriggio riprendiamo il viaggio dirigendoci verso il centro di Bosa. Il castello si trova nella parte più in alto mentre nel costone sottostante spuntano case coloratissime ("Sa Costa"). Per visitare il castello bisogna percorrere la strada in macchina parcheggiando in prossimità della parte più alta de Sa Costa, arrampicarsi lungo l'ultimo tratto di strada e sui numerosi gradini in pietra, o in alternativa su prenotazione utilizzare il servizio navetta, mentre per i disabili esiste una via d'accesso preferenziale percorribile in automobile. All'interno delle mura sono visitabili i resti del castello e la piccola chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos che ospita affreschi di scuola spagnola del XIV-XV secolo.

Lungo il fiume Temo si possono vedere gli edifici delle vecchie concerie mentre nelle viuzze del centro storico diverse case hanno le porte aperte e lasciano intravedere le signore che lavorano il filet, ma anche le nasse appese, i panni stesi, il laboratorio di un artista, i souvenir, l'interno della chiesa, alcuni particolari di pietra o di ferro battuto, una vite che nasce sul selciato e si arrampica su per una facciata, un moderno signore in bici...

 

     

    

Nelle campagne attorno, la chiesa più famosa è quella di San Pietro Extramuros, una delle più antiche di epoca romanica, la cui fisionomia originaria risulta però compromessa dai restauri del 1938. 

Si son fatte le 19.00 la nostra esplorazione termina qui e la parte archeologica vicino a Macomer, ad Abbasanta e a Paulilatino viene rimandata ad un altro giorno. Arriviamo giusto in tempo per la cena.

Ps: Da segnalare il gelato del bar Tatore nella piazza dove inizia il corso e la trattoria Sa Cariasa.

Quanto tempo dedicare alla visita

I tempi di percorrenza sono di 1 ora circa dall'agriturismo sino a Bosa Marina e viceversa. La sosta lungo il percorso alle scogliere di su Riu non è durata più di 30 minuti. La spiaggia di Su Cumpultittu si trova a circa 6 km da Bosa lungo la sp 49 e a 15 minuti a piedi dal piano stradale e merita una sosta di almeno 3 ore con pranzo al sacco (e ombrellone!). Bosa senza visita al castello occupa invece almeno 2 ore incluso gelato. La visita al castello è breve perchè non è prevista la vista guidata ma solo un opuscolo esplicativo. Noi siamo partiti intorno alle 11.00 da S'Omu, ma io vi consiglio di partire intorno alle 9.30 in modo da avere abbastanza tempo da dedicare all'itinerario completo, scegliendo però un numero di tappe ridotto. Il percorso può essere anche fatto al contrario dedicando la mattinata alle visite ai siti archeologici (Santa Cristina, Nuraghe Losa, Tamuli, Filigosa, Nuraghe Ruju) o, meglio ancora, dedicando una giornata alla parte naturalistica intorno a S'Archittu e a Bosa e dintorni, un'altra all'esplorazione archeologica della parte più interna verso Macomer, e infine, se apprezzate l'escursionismo e magari anche il vino, una giornata di novembre per visitare Cuglieri, Santu Lussurgiu e Milis.

Quanto costa

Le spiagge, come la maggior parte in Sardegna, sono libere. I costi sono relativi al parcheggio, al cibo e alle bevande e alle visite ai monumenti in particolare il Castello Malaspina a Bosa con la cappella palatina e la chiesa di San Pietro extramuros (biglietto unico), Nuraghe Losa e il parco archeologico di Santa Cristina.

Per visitare i siti archeologici di Macomer sono ancora alla ricerca di informazioni dettagliate che condividerò su un post dedicato.