Sa Sartiglia

Sa Sartiglia

La domenica e il martedì grasso si svolge come sempre il rito annuale della Sartiglia di Oristano. Cavalli e cavalieri onorano i santi e i gremi, e benedicono i tempi a venire infilzando la stella e esibendosi nelle pariglie. La full immersion tra scuderie e vie del centro città rendono le due giornate (se non tre considerando il lunedì di esibizione di bambini e ragazzi della Sartigliedda) molto intense. Tutt'attorno ad Oristano, nell'agro di stradine sterrate, si trovano le scuderie dove vengono ospitati i cavalli partecipanti: è qui che dal primo mattino si riuniscono amici e parenti per omaggiare l'uscita e il rientro di cavalli e cavalieri. Da qui ha inizio la due giorni, del Gremio dei Contadini prima e di quello dei Falegnami poi, separati dalla Sartigliedda dei più piccoli. Ed è qui che, tra un bicchiere di vino e un panino con salsiccia fatto al momento, senti raccontare le storie di chi ha aspettato anni prima di essere ammesso a partecipare e di chi, per anni ha partecipato, e sempre qui continueranno i commenti alla fine delle giornate. Essere cavaliere della Sartiglia è un onore e una responsabilità così come lo è essere Componidori: il capocorsa, reso semidio con il rito della vestizione, a cui è affidato il comando e la responsabilità. La gioia che si percepisce negli animi  degli oristanesi è estremamente contagiosa, e chiunque rimane travolto e coinvolto nei canti, nei fiumi di persone e di vino, nei sorrisi, nell'emozione quando si prende una stella o quando una pariglia è ben fatta. Per capirlo basta guardare questo video di Giulio Fanelli vincitore nel 2011 del concorso L'isola che Danza

Non mi resta che augurare

Attrus Annus Mellus!


Per approfondire visita il sito della fondazione

http://www.sartiglia.info/